"La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico.
La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare".
Piero Calamandrei

mercoledì 26 ottobre 2011

Mafia: si in Italia, no in Europa.



25 ottobre, Strasburgo, Parlamento Europeo. Un giorno che sa di storia.

Nel giorno in cui il pentito Lo Verso testimonia al processo contro il generale dei carabinieri Mario Mori, ex comandante del Ros, ed il colonnello Mauro Obinu, imputati di favoreggiamento aggravato nei confronti di Provenzano, accusa il Presidente del Senato Renato Schifani, il Sen. Marcello Dell’Utri, il fondatore di Forza Italia per capirci, Totò Cuffaro, già in carcere a scontare le sue pene (condannato a 7 anni di reclusione per concorso aggravato in associazione mafiosa) e Saverio Romano, la punta di diamante di questo governo, già indagato ed in attesa dell’udienza preliminare del  prossimo 20 dicembre per fatti di mafia, la risoluzione sulla criminalità organizzata e le mafie (scarica), relatrice Sonia Alfano, già approvato all’unanimità in Commissione per le liberta civili, la giustizia e gli affari interni il 29 settembre 2011, viene approvata con 584 si, 48 astenuti e 6 contrari.

Un passo rivoluzionario per tutti i 27 paese europei.

In Italia per contrastare la mafie in Parlamento, abbiamo dovuto attendere impassibili alla morte di vittime e servitori dello Stato.

Un passo per dire di NO alle mafie in Europa, in Italia abbiamo assistito gradualmente alla “mafializzazione dello Stato”, la giornata di oggi rappresenta una grossa iniezione di fiducia per chi combatte la mafia ogni giorno e si sente venduto e sminuito da questo governo che tra condoni, scudi fiscali, tagli alle forze dell’ordine ed agli apparati di contrasto alla criminalità mafiosa (vedi i probabili tagli alla DIA, la Direzione Investigativa Antimafia voluta fortemente da Falcone) la mafia se la porta in casa e se la difende, della serie se sei indagato per mafia ti faccio ministro e ti difendo in parlamento.

Si tratta del primo fondamentale passo per il contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie a livello europeo e per la prima volta appare in una posizione ufficiale del Parlamento Europeo il termine “mafie”.
Probabilmente verrà istituita una commissione parlamentare sul crimine organizzato e le mafie.

Ecco i punti centrali del testo:

norme per evitare che i condannati in via definitiva per reati connessi alla criminalità organizzata possano candidarsi alle elezioni europee;

estensione del reato di associazione mafiosa a tutti gli Stati membri;

norme contro la criminalità finanziaria e il riciclaggio di denaro;

norme efficaci per il sequestro, la confisca dei proventi criminali e il loro riutilizzo a scopi sociali;

miglior coordinamento e cooperazione di Europol, Eurojust, OLAF tra loro e con le autorità nazionali;

miglioramento della cooperazione giudiziaria e attuazione piena del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie;

norme in materia di trasparenza e di prevenzione per evitare che i fondi pubblici finiscano nelle mani della criminalità organizzata.

A questa relazione hanno contribuito anche i magistrati Gratteri, Scarpinato, Ingroia, Cataldo Motta.

Oggi è un giorno di festa, grazie Sonia.

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