"La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico.
La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare".
Piero Calamandrei

lunedì 31 dicembre 2012

Buon 2013!




Caro 2012, ti ho dato tanto ma ho ricevuto di più.
Buon 2013 a tutti sperando che sia sempre un anno migliore di quello appena passato.

Un 2013 da affrontare sempre con lo stesso motivo...


mercoledì 26 dicembre 2012

SALVO OGNIBENE, DI DIECI E VENTICINQUE, PER ANTIMAFIA SPECIAL

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Salvo Ognibene, direttore del giornale web dieci e venticinque, cita la costituzione italiana come spunto per le sue riflessioni su cos’è l’antimafia, o, almeno, cosa dovrebbe essere.

http://www.antimafia-special.it/salvo-ognibene-di-diecieventicinque-per-antimafia-special/

mercoledì 19 dicembre 2012

E A BOLOGNA? Intervista di Simone Bellitto




Dall ultimo numero di Gzero (qui)

E A BOLOGNA? Intervista di Simone Bellitto

Che cosa vuol dire essere uno studente nello “stivale” italiano? Abbiamo raggiunto in merito il direttore del giornale DIECI e VENTICINQUE, Salvo Ognibene, per avere qualche risposta in più su quest’annoso dilemma.


ESSERE STUDENTI A BOLOGNA. CHE COSA VUOL DIRE, A SUO PARERE, PORTARE AVANTI GLI STUDI E VIVERE L’UNIVERSITÀ IN UNA DELLE CITTÀ DA SEMPRE DEFINITE COME UNA FRA LE PIÙ VIVIBILI IN TUTTA ITALIA?

Forse vuol dire proprio essere un pezzo di Bologna. L’Alma Mater Studiorum è l’Università più antica del mondo occidentale e noi studenti ci sentiamo, sicuramente, “bolognesi di adozione”.
Certo, qualche attrito non manca ma in fondo si va molto d’accordo e noi studenti siamo ben voluti. Siamo parte integrante di questa realtà, della sua storia e questo ci rende orgogliosi al di là del fatto che Bologna, "la dotta", è una splendida città che non si fa mancare nulla e rappresenta un ottimo trampolino di lancio per qualsiasi studente.


ESISTONO DIFFERENZE SOSTANZIALI, NEL TENORE DI VITA QUOTIDIANO E NELL’OFFERTA FORMATIVA, FRA UNO STUDENTE CHE STUDIA IN EMILIA
ROMAGNA E UNO CHE STUDIA, PER FARE UN
ESEMPIO, IN SICILIA?

Certo! Ritmi di vita, organizzazione dell’Università e devo dire anche modo di relazionarsi con gli stessi Docenti. Da studente in Ingegneria Chimica ho vissuto un anno in quella splendida città che è Palermo, ma subito dopo ho fatto le valigie come molti e sono andato via, destinazione Bologna. Sulla preparazione dei Professori non si discute. ma sul resto sono e resto molto critico. La facoltà cui ci iscrive dovrebbe essere un po’ la nostra seconda casa e a Bologna è realmente così, con tanto rispetto da parte di tutti.
A Palermo mi è anche capitato, e non credo di essere il primo, di attendere giornate intere per sostenere un esame o di andare a dei ricevimenti in cui il Professore non si faceva trovare…


LEI HA CITATO IN UN SUO ARTICOLO UNA FRASE DI PAOLO BORSELLINO: “LA LOTTA ALLA MAFIA DEV’ESSERE INNANZITUTTO UN MOVIMENTO CULTURALE.” QUESTO PER QUANTIFICARE IN QUALE MISURA LE MAFIE SI SONO INFILTRATE NELLA VITA QUOTIDIANA DEL PROFONDO NORD E COME I GIOVANI E GLI STUDENTI DOVREBBERO APPROCCIARSI A QUEST’INFAUSTO MALE. QUALI DIFFERENZE CI SONO, SECONDO LEI, FRA GLI STUDENTI DI BOLOGNA E QUELLI DEL SUD, I QUALI “TEORICAMENTE” VIVONO ANCOR DI PIÙ QUESTE PROBLEMATICHE SULLA PROPRIA PELLE?

L’unica speranza siamo noi, i cosiddetti giovani.
Non c’è spazio per altre alternative ma se non si ha un’adeguata educazione, beh allora poi si fa fatica a rapportarsi con questi temi, che si sia nati a Isola delle Femmine o a Bordighera. Ormai si parla di “mafia” al sud come un luogo comune e di “mafie” al nord come uno stereotipo, non pensando al fatto che parlando solo dell’Emilia Romagna sono presenti sette mafie straniere più quattro "nostrane" ( scarica qui il dossier realizzato in collaborazione con l'Università di Bologna )
Oramai le mafie si sono infiltrate in tutti settori dell’economia legale, soprattutto al nord, e si fafatica a distinguere quali locali frequentare la sera. Per dirne una, considerando l’italiano medio, soprattutto lo studente, la situazione non è delle migliori e quando una buona pizza margherita in pieno centro costa 2,5 euro…beh qualche domanda dovremmo pur farcela… Non penso che ci sia una differenza. La differenza è culturale, di storia, ma sul tema trovo più curiosità, quando mi capita di incontrare ragazzi nelle scuole, al nord piuttosto che al sud. Rita Atria diceva che “Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c'è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarsi”. Dovremmo partire da questo indipendentemente dal paese di origine.


ESISTE UNA COSCIENZA SOCIALE BEN CONDIVISA FRA STUDENTI CHE STANNO A NORD O A SUD DI ROMA? OPPURE LA CULTURA CONSUMISTA E IL DELIRIO CIBERNETICO/TELEVISIVO HANNO ANNICHILITO OGNI TENTATIVO DI METTERE I GIOVANI CHE STUDIANO DI FRONTE A REALTÀ TERRIFICANTI E ANGOSCIOSE?

Ripeto, per me la differenza è culturale, storica.
Siamo un paese molto più unito di quanto pensiamo di esserlo, se non nelle idee nei fatti, nei consumi ed anche nel tenore di vita. In fondo il traffico di Palermo non è poi così diverso da quello di Milano…


SI PUÒ REALMENTE CANCELLARE IL DIVARIO FRA I VARI ATENEI, INDIFFERENTEMENTE DALLA LORO COLLOCAZIONE GEOGRAFICA? ED ESISTE ANCORA UNA SPERANZA PER UNO STUDENTE, CHE ESSO VIVA A BOLOGNA OPPURE A CATANIA, DI RIUSCIRE NELL’ARDUO COMPITO DI AMPLIARE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE E SOCIALE COME FUTURO CITTADINO DI UNA SOCIETÀ IN CANCRENA?

Lo spero. Sono fiducioso, i tempi sono duri e la cultura e la bellezza sono le uniche armi che abbiamo per recuperare questa disastrata società, indipendentemente dal luogo in cui si vive. Sono molto più scettico invece sulla possibilità di colmare le distanze tra i vari atenei e di certo, le ultime leggi in materia e le varie politiche regionali/nazionali non sono d'aiuto.
Bologna, oltre alla sua storia, ha tanto da offrire ed è la prima tra le Università italiane nella classifica stilata dal QS World University Rankings. Ci sarà pure un motivo

mercoledì 5 dicembre 2012

Bologna, 10 dicembre: La mafia grigia



La Rete NoName, antimafia in movimento vi invita alla presentazione (qui l evento Fb) del libro di Pino Finocchiaro, redattore e conduttore di Rai News 24, "La mafia grigia - la cupola dei colletti bianchi" Editori Riuniti; un’indagine sulla cupola dei cosiddetti “colletti bianchi”, politici, imprenditori e professionisti insospettabili, invischiati in un abbraccio mortale con la mafia. Ad intervistarlo per noi sarà Salvo Ognibene direttore del giornale on-line DIECI e VENTICINQUE e redattore de “I Siciliani Giovani”. 

La presentazione si svolgerà presso la Libreria Trame, Via Goito 3/C, lunedì 10 dicembre alle ore 18.

Qui per acquistare il libro  e qui la recensione di Antimafia Duemila