"La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico.
La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare".
Piero Calamandrei

lunedì 26 novembre 2012

Giù le mani dalla “Catturandi”



Squilla il telefono. Rispondo. “Smantellano la “Catturandi”, diamoci da fare. Ci sentiamo dopo”.
Cerco notizie su internet, faccio qualche chiamata. Niente. Niente di Niente.
L’unica cosa che trovo è un comunicato della segreteria provinciale del SIAP di Palermo (qui http://www.radio100passi.net/radio/index.php?option=com_k2&view=item&id=488%3Astanno-smantellando-la-%E2%80%9Ccatturandi%E2%80%9D-di-palermo ).

Questore e Dirigente della Mobile di Palermo iniziano a smantellare di fatto la CATTURANDI, già la mitica CATTURANDI, squadra formata da quegli uomini sulle cui fatiche e sacrifici si sono, anche, fondate le carriere e le fortune di molti Dirigenti. Sarà un caso che lo smantellamento di questa squadra avvenga per mano del primo che non ci ha ricavato un ragno dal buco?”

Parole durissime. Pesanti. Motivazione ufficiale? Spending review, tagli.
Tagli? La crisi economica è un toccasana per le mafie che riciclano ed investono nei settori in crisi e a Roma che fanno? Tagliano i fondi alla giustizia, alla struttura voluta da Giovanni Falcone, la DIA, alla “Catturandi” di Palermo. Non tagliano la mala-amministrazione, le poltrone in più, gli sprechi, gli F-35. No.
Tagliano i letti d’ospedale, le borse di studio e chiudono la “Catturandi”.

Abbiamo ancora vive le immagini festanti della parte sana della gioventù di Palermo adunatasi sotto la Squadra Mobile. Eravamo lì quando con cori da stadio i giovani, che credevano possibile e volevano una Palermo migliore, inneggiavano alla cattura di Provenzano, dei Lo Piccolo, di Pulizzi, Adamo, Nicchi, Raccuglia…fino all’ultimo recente arresto in Venezuela di Bonomolo. Segno dei tempi che cambiavano, segno di un mondo in evoluzione di una Palermo ogni giorno più solare. Non era solo un reparto della Mobile da incardinare in un’ottica spartitoria di risorse e compiti, é stata ed é il segno che la mafia poteva essere sconfitta, che i suoi mostri sacri non erano intoccabili, che vincere era possibile, che IL SANGUE DEI TROPPI COLLEGHI CHE CI HANNO PRECEDUTO NON ERA STATO VERSATO INVANO. Sulle fredde scrivanie dei ragionieri delle ragioni dei conti e degli “straordinari” e delle “missioni” tutto ciò non é valso a nulla”.

La  “Catturandi” sono persone che hanno dedicato la loro vita allo Stato, al loro lavoro.
Non sappiamo se siano uomini o donne, non sappiamo nulla.
L’unica cosa che ci è concessa sono i loro occhi. Gli occhi della Sicilia che vuole cambiare.
Non possiamo accettare tutto questo in silenzio.
Vogliamo delle risposte, dal Questore di Palermo (questore.pa@poliziadistato.it) e dal Ministro Cancellieri (scrivialministro@interno.it).

Questa  è una questione che riguarda i mezzi per la lotta alla mafia e che quindi riguarda
TUTTI  I CITTADINI”.

Giù le mani dalla “Catturandi”.

domenica 25 novembre 2012

Telejato sbarca a Palermo e arriverà anche a Messina.





Telejato sbarca a Palermo e arriverà anche a Messina. Dopo Trapani, Palermo Provincia e parte di Messina al canale 273 sarà possibile vedere Telejato anche in tutta Palermo e Agrigento.

Ci hanno provato a spegnerla quella piccola tv di rompicoglioni, ci hanno provato più volte.
L’ultima 2 mesi fa, a pochi giorni dall’inaugurazione ma Pino Maniaci si sa, è uomo di parola.
L’aveva promesso: “entro la fine dell’anno accenderemo Telejato a Palermo ed in buona parte dell’isola”.

Da oggi Telejato trasmette su tutta Palermo fino a coprire parte della provincia di Messina.

E già potete immaginare domani, il primo saluto sarà fatto con tanto di dedica a buona parte dei carcerati dell’Ucciardone, del Pagliarelli e ai Cavallacci di Termini Imerese.

Telejato c’è! Canale 273!

mercoledì 21 novembre 2012

Bologna 27-30 novembre. DIECIeVENTICINQUE, un anno dopo




Dieci e Venticinque festeggia un anno dalla sua nascita con una serie di incontri alla
Facoltà di Giurisprudenza di Bologna

Dieci e Venticinque organizza una piccola rassegna di incontri e dibattiti concernenti il lavoro svolto nel suo primo anno di vita, all'interno della rete d'informazione dei Siciliani Giovani. Gli incontri si svolgeranno il 27,28,29 novembre nella Sala Armi della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna (Via Zamboni n.22), mentre il 30 nei locali di Leggere strutture, Via Ferrarese 169/A
-        27 novembre ore 17,00 "I Siciliani giovani: un anno (più trenta) di libertà" (tra gli ospiti Riccardo Orioles, la Prof.ssa Stefania Pellegrini ed il Presidente regionale dell'Ordine dei Giornalisti Gerardo Bombonato);
-        28 novembre ore 17,30 "Antimafia al nord: facciamo rete" (tra gli ospiti Giacomo di Girolamo, Gaetano Alessi e Alessandro Gallo), seguito dalla proiezione del documentario "Global mafia" realizzato da Stampoantimafioso;
-        29 novembre ore 17,00 "Stragi e mandanti. Sono davvero ignoti gli ispiratori dell'eccidio del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna?" ( con Libero Mancuso, Claudio Nunziata e Roberto Scardova);
-        30 novembre ore 17,30 "Bit Coin, ebook e nuova editoria" ;
Il tutto sarà anticipato dalla presentazione delle iniziative e da un aperitivo di apertura, giorno 24 novembre ore 18, al Boscolo Hotel Tower (via Lenin 43). L'intento dell'iniziativa è far conoscere alla cittadinanza bolognese e alla stampa locale questa piccola realtà d'informazione, nonchè creare uno spazio di scambio divulgativo su temi determinanti della nostra società.
Per ulteriori informazioni è possibile contattarci all'indirizzo redazione@diecieventicinque.it , oppure consultare il sito www.diecieventicinque.it.


SI PREGA DI CONSIDERARE IL PRESENTE COME INVITO E DI DARNE LA MASSIMA DIFFUSIONE.