"La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico.
La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare".
Piero Calamandrei

mercoledì 30 marzo 2016

Storie d’amore nell’Isola delle isole

Capitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all’improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata”. Dostoevskij

Nino Cangemi, autore, tra gli altri, di “Siculospremuta” e “Beddamatri Palermo”, torna in libreria con un testo presuntuoso e umile allo stesso tempo. “D’amore in Sicilia” ci racconta parte della storia della nostra isola attraverso leggende, realtà e innamoramenti che sanno di presente. Un testo innovativo che offre un’analisi lucida, interessante e divertente sulla storia dell’isola delle isole, da una visione privilegiata: quella delle camere da letto. Niente di volgare. Solo trame di potere e di passione che s’intrecciano, oggi come allora, nell’intimo più profondo. La prefazione del libro è affidata alla penna del giornalista e scrittore Matteo Collura che nelle belle parole di apertura dedicate al libro di Cangemi racconta del mito di Persefone, e della madre, Demetra, che ottenne come “la figlia vivesse metà dell’anno sulla terra, l’altra metà negli inferi, con il suo rapitore. Da qui, da questa “fuitina” con conseguente stupro, la scansione delle stagioni: primavera ed estate da una parte, autunno e inverno dall’altra”.
Gli amori narrati vanno dal 1500 ai giorni nostri. Dalla conosciuta storia de “La baronessa di Carini” (chi non è mai rimasto affascinato alle vicende legate al castello dei La Grua?) all’incredibile storia imprenditoriale e amorosa di una delle famiglie siciliane più importanti, quella dei Florio. E poi le storie d’amore in Sicilia tra Luigi Pirandello e Marta Abba, Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Licy Wolff, Renato Guttuso e Marta Marzotto , Franca Viola e Filippo Melodia. Solo per citarne alcuni.
Diciassette brevi ma intense storie raccontate da un angolazione privilegiata, quella della letteratura mista alla storia di cui Cangemi ne è un autentico e interessante protagonista.



Flaccovio, Palermo 2015, pp. 227, euro 13,00 – disponibile anche in e-book, qui per acquistare il libro 


sabato 19 marzo 2016

L’arbitro nel calcio moderno, ne parliamo a Ribera


L’associazione italiana arbitri della sezione di Agrigento ha organizzato per lunedì 21 marzo alle ore 10.00 nell’aula magna dell’Istituto Istruzione Secondaria Superiore Crispi di Ribera un convegno sulla figura dell’arbitro per cercare di approfondire ed allargare il reclutamento degli arbitri in tutto il territorio provinciale.
Parteciperanno all’evento il componente del settore TECNICO NAZIONALE dell’AIA CALOGERO DRAGO, l’assistente Arbitrale e promotore dell’evento FRANCESCO BENTIVEGNA, e il referente della rivista “L’arbitro” per la sezione AIA di Agrigento SALVO OGNIBENE.
Dalle 10.00 fino alle ore 11.00 parteciperanno tutte le seconde e terze classi dell’istituto GIOVANNI XXIII°di Ribera e dalle ore 11.00 fino alle ore 12.00 gli arbitri incontreranno tutte le seconde e terze classi dell’istituto superiore F. CRISPI di Ribera.
Al corso arbitri possono partecipare gratuitamente tutti i candidati di ambo i sessi che siano cittadini della Comunità Europea, con documento di identità valido, ed i cittadini extra comunitari, dotati anche di regolare permesso di soggiorno, che abbiano compiuto alla data dell’esame il 15° anno di età e non abbiano compiuto il 35° anno.
Ogni Arbitro dell’AIA è in possesso della Tessera Federale che gli consente di entrare gratuitamente in ogni Stadio dove la partita è organizzata dalla FIGC su territorio Nazionale.

Il corso sarà svolto a Ribera tutti i giorni dal lunedì al venerdì con orario da definire e altri corsi saranno svolti a Sciacca e in altre città della provincia di Agrigento.La sezione Arbitri di Agrigento ringrazia la dirigente scolastica, dott.ssa Antonina Triolo, che ha accolto con immensa gioia l’iniziativa voluta dal presidente della sezione agrigentina ANTONIO LO GIUDICE.

sabato 12 marzo 2016

Due anni da una laurea in giurisprudenza: bilanci e prospettive



Di quello splendido giorno di due anni fa ne scrissi qui, ora è tempo di bilanci. E prospettive soprattutto.
La camicia comprata per l'occasione riesco ancora a metterla (dovrebbe esser un buon segno nonostante sia tornato a vivere in Sicilia), e la cravatta, la metto spesso. A questo vi è da aggiungere che il famoso post-laurea per un laureato in giurisprudenza ha sempre un gusto e un tempo variabile, nonostante impegno e competenze. E se per caso uno provasse a lamentarsi, si sentirebbe ripetere continuamente sempre lo stesso ritornello: "è così ovunque".
Le difficoltà non mancano e i dubbi e le domande aumentano sempre. C'è chi pensa di voler fare l'insegnante (si, ci avevo pensato anch'io ma poi ho scoperto che si trattava quasi di un sogno), chi di andare all'estero (e un po' invidio gli amici che hanno avuto il coraggio di lasciare l'Italia) e chi di voler fare l'avvocato, sfidando 18 mesi di pratica (a me tutto sommato è andata bene), un'attesa infinita per ricevere notizie sull'esame di abilitazione e, ovviamente, un futuro lavorativo retribuito lontano anni luce da altri compagni che nel frattempo si sono laureati in altre facoltà,
In fondo, questi due anni mi hanno regalato l'incanto della mia terra senza mai lasciare Bologna, l'aver conosciuto persone e luoghi d'Italia a me per nulla noti fino a poco tempo fa, un libro con tutta la bellezza che si porta dentro (qui) ma soprattutto la possibilità di continuare a sognare, nonostante le difficoltà. E in attesa di cambiare il presente, qui, si continua a festeggiare. Perchè i motivi non mancano mai

mercoledì 9 marzo 2016

Ci vediamo a Modena venerdì 11?

Presentazione de "Tra la via Aemilia ed il west" il nuovo dossier sulle mafie in Emilia Romagna realizzato dalle associazioni AdEst, Gruppo dello Zuccherificio di Ravenna, Gruppo Antimafia Pio La Torre di Rimini e dal movimento R.E.T.E di San Marino. Lo trovate qui



martedì 1 marzo 2016

Ciao, Lucio



Manca a Bologna quel personaggio da presepe animato che era. Manca il suo amore per la musica e quelle chiacchiere strappate negli incontri che via d'Azeglio offriva.