"La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico.
La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare".
Piero Calamandrei

martedì 25 marzo 2014

Bergoglio, la Chiesa e i mafiosi



Si è conclusa da poco a Latina la XIX edizione della Giornata dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie organizzata da Libera e Avviso pubblico. Quest’anno la manifestazione ha avuto un ospite d’eccezione, Papa Francesco. Si è trattato di un evento storico. Bergoglio ha incontrato i familiari delle vittime di mafia e durante l’incontro ha lanciato un appello agli uomini e alle donne di mafia: “Per favore cambiate vita, convertitevi, fermatevi di fare il male!”.
Parole importanti che evocano il grido di Giovanni Paolo II di ventuno anni fa nella Valle dei Templi, ad Agrigento. Cos’è cambiato in questi vent’anni? Come si è rapportata la Chiesa nei confronti della mafia e dei mafiosi? Ci sarebbero molte cose da raccontare ma vorrei limitarmi a sottolineare soltanto due fatti: la beatificazione di don Pino Puglisi da un lato, ed il sostanziale immobilismo dall’altro.
Le prime pagine dei giornali sono state occupate dall’incontro di Francesco con i familiari delle vittime di mafia ma nessuno ha ricordato che i mafiosi non sono mai stati scomunicati. Nessuno ha ricordato che i loro funerali vengono ancora celebrati in pompa magna con le dovute complicità degli uomini di Chiesa, sempre che non intervenga il divieto della Questura per motivi di ordine pubblico e salvo quanto avviene nella diocesi di Acireale dove il vescovo Raspanti li ha vietati per coloro i quali siano stati condannati per fatti di mafia, a meno che non abbiano mostrato segni di pentimento prima della morte. Nessuno ricorda che sarebbe bene chiarire alcune vicende legate allo IOR ed in particolare durante la presidenza del cardinale Marcinkus. E potremmo continuare.
Rimane una giornata storica quella del 21 marzo di quest’anno ma in paese normale giornate come questa sarebbero la regola e non l’eccezione. Così come la verità, la memoria e l’impegno.

Con Massimiliano Perna e Fabio D’Urso avevamo lanciato un appello agli uomini di buona volontà (e di fede)  poche settimane fa. Si fa sempre in tempo a riprenderlo (lo trovate qui)

mercoledì 19 marzo 2014

La mia laurea, e la bellezza



Avrei dovuto scriverne in privato, a poche persone, invece voglio farlo qui perché è giusto che ringrazi tutti voi. Siete in tanti, o forse semplicemente i “giusti”. Non è una questione di numeri ma di condivisione. Condivisione di quelli che sono stati dei giorni che non potranno essere cancellati. 
A voi voglio solo dirvi grazie.

A chi è “arrivato” ora, a chi ha condiviso con me questi anni da studente a Bologna, a chi è andato via. Grazie a chi semplicemente ha voluto esserci e a chi invece ha fatto finta di non esserci. Alla mia famiglia che c’è sempre stata e a chi, ha voluto regalarmi una parte di storia, della sua storia, e di quella di questo paese. Poesia. A chi mi ha regalato la penna del suo amore e l’ha fatto in silenzio, lasciandomi senza parole. A riflettere. Capire quanto è difficile questo mondo e quanto è dura la verità, ed il suo prezzo. Grazie a chi ha voluto fortemente questi giorni. Ai compagni, agli amici. A chi è un pezzo della mia vita e non si è perso un momento. A chi fa parte della mia vita, e non aspettava altro. A chi non si lascia capire ma risponde presente. A chi vuole raccontarmi della Sicilia. A chi non vede l’ora di venirci, in Sicilia. A chi si è scordato di me, a chi si è lasciato fermare dai disagi di uno sciopero e a chi invece, lo ha cavalcato ed è arrivato in orario. A chi passava per caso, a chi voleva ascoltare, conoscere, sapere. A chi è stato certo che Bologna fosse stata solo mia per quelle poche e infinite ore di felicità. A chi ha creduto in me, e con me ha condiviso, terremoti e felicità. A chi si riconoscerà in queste righe e a chi non lo farà. A chi troverà qualcosa che non conosce, ma che gli appartiene. A chi mi scrive, e a chi non ha avuto il coraggio di farlo. Grazie a chi da lontano mi pensa, e non lo dice. A chi avrebbe dato tutto per esserci, e non lo sapeva. A chi è passato, per andare via. A chi partirà, e a chi è appena arrivato. A chi ha aspettato questi giorni per scrivermi. A chi ha paura che lasci Bologna e non sa che non solo ha imparato a camminare, ma anche a correre. A Crueza de ma e al mare. A chi mi ha fatto dono della sua compagnia e a chi ha deciso di farmi fare un regalo. A chi ha pensato di essere ne La grande bellezza ed ha trovato il suo Jep. A chi si è sentito fuori luogo e a chi ha trovato il suo. A chi è arrivato in punta di piedi, e a chi è rimasto in un angolo, in silenzio, per non farsi notare.
A chi, con semplicità, c’è stato.

Spero che riusciate a riconoscervi in queste righe scritte maldestramente ma con passione.


Salvo

martedì 11 marzo 2014

Processo alla Nazione continua




MERCOLEDì 12 MARZO

Scuole Superiori (all'interno delle Assemblee di Istituto) 

Giuseppe Fava e i giovani.
In diverse scuole di Bologna e provincia, in contemporanea, verranno presentati e proiettati due film tratti dalla serie "Siciliani", realizzati da Giuseppe Fava nel 1980.




GIOVEDì 13 MARZO

Biblioteca delle donne
h18.00
"Mi dovete fare parlare!", un grido contro la mafia.
Presentazione del libro "L'osso di Dio" (Flaccovio Editore) di Cristina Zagaria

Incontro con: Giancarla Codrignani,
Cristina Zagaria, scrittrice

a seguire reading di alcuni estratti dal libro a cura di Miriam Capuano e Alessandro Gallo; 

Proiezione di: La madre nelle opere di Giuseppe Fava, con estratti dai film: "Da Villalba a Palermo" 
(interpretata da Ida Di Benedetto), "La Violenza" (interpretata da Mariangela Melato), "Anonimo Siciliano" (interpretata da Mariella Lo Giudice).




VENERDÌ 14 MARZO
Cineteca di Bologna | Cinema Lumière h20.30
Prima che vi uccidano. Giuseppe Fava, idea di un'isola.
(all'interno dell’omonima retrospettiva itinerante curata da Nomadica*

Incontro e presentazione con:
Claudio Fava, vice presidente Commissione Parlamentare Antimafia;
Riccardo Orioles, giornalista, I Siciliani Giovani;
Salvo Ognibene, giornalista I Siciliani giovani;
Alessandro Gallo, autore teatrale e scrittore, Caracò editore;
Giuseppe Spina, cineasta e direttore di Nomadica;

Palermo oder Wolfsburg
regia: Werner Schroeter
sceneggiatura: Giuseppe Fava, Werner Schroeter, O. Torrisi, K. Dethloff
origine: RFT/Svizzera 1980 durata: 175'
Con Ida Di Benedetto, Antonio Orlando, Nicola Zarbo, Brigitte Tolg, Gisela Hahn

martedì 4 marzo 2014

Mafia Locale. Mafia Globale



Assemblea pubblica. Sala Imbeni Palazzo d'Accursio Bologna

La globalizzazione mafiosa impone una politica di contrasto altrettanto globale che immagini strumenti di analisi e di lotta sempre più puntuali.
Per fare questo è necessario ragionare anche sul nostro territorio per attuare politiche ed educazione della cittadinanza e degli operatori al fine di contrastarne efficacemente la diffusione e i guasti.
Alla luce anche delle prossime elezioni europee è quanto mai opportuno discutere circa l’impegno che l’Europa potrà attuare attraverso politiche attente alla diffusione della criminalità organizzata.
Ne discuteremo con Claudio Fava vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia e Marco Imperato pubblico ministero e membro dell’ANM.

Introduce Elena Tagliani Coordinatrice regionale SEL
Modera Salvo Ognibene

Qui l'evento su Fb