"La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico.
La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare".
Piero Calamandrei

lunedì 5 ottobre 2015

Un appello per conferire la tessera "ad honorem” a Riccardo Orioles


“L’ordine dei giornalisti della Sicilia scrive stamattina, su un’agenzia, che Orioles non è stato radiato affatto. Non scrive che la sua radiazione era all’ordine del giorno della loro riunione di venerdì scorso, ore 17, Palermo. Non scrive che quella vergognosa espulsione era stata calendarizzata per 1384 euro di morosità. Non scrive di averla rinviata di sei mesi quando si sono resi conto di averla fatta grossa. Non scrive che il debito di Riccardo è stato coperto stamattina da un bonifico di Libera, così gli inflessibili ragionieri dell’Ordine non dovranno darsi più pena nemmeno fra sei mesi. Non scrive che metterà all’ordine del giorno l’espulsione di Mario Ciancio invece che quella di Orioles, per le cose che oggi diciamo sul Fatto e che il suddetto Ordine ben conosce da almeno trent’anni. Non scrive, l’Ordine. Precisa l’acqua calda, finge di cadere dal pero e tace su tutto il resto. Una miseria”.
Faccio mie le parole di Claudio Fava. E proverei ad aggiungere: adesso conferiamogli la tessera "ad honorem”. L’appello non è solo il mio, è di tutti “i ragazzi di wikimafia”. La lettera aperta che è possibile firmare qui è stata inviata a Riccardo Arena, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sicilia.
Potrei continuare e cercare di spiegarvi, per chi non lo conoscesse, chi è Riccardo Orioles. Potrei provare a raccontarvi, in modo assolutamente indegno, la sua storia. Insomma, potrei provare a convincervi perché firmare l’appello e perché Orioles meriti la tessera "ad honorem”. Non lo farò. E’ tutto scritto nell’appello de “i ragazzi di wikimafia”.
Vorrei raccontarvi qualcosa però. Mauro Biani l’ha fatto con la vignetta che vedete sotto:



Io quel giorno c’ero come c’erano Roberto Rossi e Michela Mancini. Quel premio per il giornalista siciliano ha significato tanto, per diversi motivi. Soprattutto perchè il premio in memoria di Don Alfredo Nesi è stato assegnato a Orioles, noto per la sua più che trentennale opera di denuncia del fenomeno politico-mafioso, per il suo impegno nella formazione di giovani cronisti impegnati nella lotta alle mafie.
Intanto, Orioles, dopo aver saputo del pagamento delle quote all’Ordine dei Giornalisti da parte di Libera commenta: Una storia iniziata come buffonata, poi è diventata una cosa felice. Non ho parole, benedico l’Ordine per la stronzata che ha fatto. [...] Se mi avessero dato il Pulitzer, lo avrei snobbato. Più grande onore non poteva farmi”.[1]
Non so se rendo l’idea.



[1] Odg, Libera paga le quote di Orioles: «Il suo lavoro un bene per tutta l'antimafia», meridionews, 4 ottobre 2015 http://catania.meridionews.it/articolo/37048/odg-libera-paga-le-quote-di-orioles-il-suo-lavoro-un-bene-per-tutta-lantimafia/

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