"La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico.
La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare".
Piero Calamandrei

venerdì 9 settembre 2016

Il primo martire di mafia. L’eredità di padre Pino Puglisi

“Si scrive soltanto metà del libro, dell’altra metà si deve occupare il lettore

La prima delle quasi cento presentazioni de “L'eucaristia mafiosa - La voce dei preti” l’ho fatta a Palermo, insieme all’editore, Ottavio Navarra, ed alla stessa Rosaria Cascio che di quel libro aveva firmato la postfazione pur senza conoscermi.
A distanza di quasi due anni ora mi ritrovo qui, insieme a lei, a lanciare un libro sull’eredità di Padre Pino Puglisi, scritto a quattro mani e pubblicato per le Edizioni Dehonianecasa editrice cattolica che, nata subito dopo il Concilio Vaticano II, conta oggi più di 3.000 pubblicazioni e tante firme illustri.
Questo lavoro, trova nella prefazione di  Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, una sorta di spinta ad essere coerenti perché ciò che viene ereditato va meritato e custodito. Anche e soprattutto in questo caso.

 Ci vediamo su www.chiesaemafia.it  


Il libro lo potete acquistare in libreria e su negozi online ovviamente, sul sito della casa editrice (qui) o contattarmi direttamente qui ognibene.salvatore@libero.it (vi manderò il libro direttamente a casa, con i miei ringraziamenti ovviamente)



Cos’è cambiato dopo la morte di padre Pino Puglisi, ucciso a Palermo da Cosa nostra il 15 settembre 1993 per il suo impegno evangelico e sociale? Il primo martire della Chiesa morto per mano della mafia, proclamato beato nel 2013, ha lasciato una sfida da raccogliere: l’elaborazione di una pastorale più vicina agli ultimi e capace di fronteggiare i fenomeni mafiosi, soprattutto quelli di natura culturale. Ecco la quarta di copertina del nuovo libro, che arriverà nelle librerie, entro la prima decade di settembre, scritto a quattro mani con Rosaria Cascio, insegnante e diretta testimone dell'opera di padre Pino Puglisi con il quale ha instaurato un rapporto di amicizia terminato solo con l’uccisione del sacerdote.

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