Le ultime due settimane in Emilia Romagna ci raccontano anche altro però. L'inizio della IV edizione del master in "Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscati alle mafie" intitolato a Pio La Torre, le vicende politiche e non che riguardano soprattutto Reggio Emilia ma anche una settimana di "Noi contro le mafie" nella provincia reggiana.
"Bisogna concentrasi sulla foresta che cresce piuttosto che sull'albero che cade
e che spesso fa più rumore. La foresta che cresce va alimentata continuamente
dai giovani con la linfa dell'onestà e della coerenza".
Basterebbero queste parole del direttore scientifico del festival, Antonio Nicaso, per trasmettere l'aria che si respirava a "Noi contro le mafie" e che ha coinvolto i 12 comuni del territorio reggiano. Una settimana che ha visto la speranza dei giovani e l'impegno delle amministrazioni coinvolte pur nella consapevolezza che si poteva far di più contro le mafie e che, senza illusioni, si è ancora in tempo per alzare barricate sostanziose contro le mafie.
In questi giorni oltre ad imparare tanto si è costruito qualcosa e la strada percorsa che oramai da anni coinvolge e responsabilizza giovani e scuole ma anche cittadini e comuni diventa sempre più trafficata grazie Rosa Frammartino e tutta Caracò editore che in quelle scuole e in quei comuni ci lavorano e si impegnano tutto l'anno. Proprio come dovrebbe fare ognuno di noi.
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