Si torna indietro nel tempo al museo del giocattolo di Sciacca dove attraverso un viaggio lungo cento anni i giocattoli iniziano a prendere vita. Per qualcuno affiorano i ricordi, per altri è vivo lo stupore nel vedere oggetti che nulla hanno a che vedere con i giocattoli di oggi. Inevitabile dire che se da un lato si scopre, per i più giovani, come giocavano padri e nonni, dall’altro, per gli adulti, è un vero e proprio salto nel tempo. Per tutti, invece, a prendere il sopravvento saranno le emozioni nel ritrovare o nel cercare quel giocattolo che ha segnato la nostra infanzia, e l’attesa nel trovare quella stanza adatta ai nostri ricordi che fa rivivere momenti importanti della nostra esistenza.
Il museo, aperto
al pubblico dal 2014 e che conta più di 600 giocattoli, si trova a Sciacca (qui un bel filmato sulla
storia e sulla bellezza della città), e da più di dieci anni cresce grazie all’amore e alla passione di Alessandro
e Stefania. I due padroni di casa regalano la saggezza dei nonni più vissuti e,
tra una storia e un aneddoto, riescono a far prendere vita nel cuore e nella
testa dei visitatori, gingilli e speranze andate nel cassetto della memoria.
Un viaggio
nel mondo della fantasia che va dal 1880 al
1980 dove non mancano i pezzi rari da collezione, e che consentono a
tutti di recuperare i tanti ricordi legate al periodo più spensierato della
nostra esistenza.
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