"La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico.
La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare".
Piero Calamandrei

mercoledì 23 luglio 2014

Morti favolose di animali comuni (a Sciacca)



Si terrà Sabato 26 Luglio alle ore 21, presso il Chiosco Bar Rocca Regina di Sciacca, la presentazione del libro dello scrittore ed editore marsalese Renato Polizzi intitolato Morti favolose di animali comuni. 

Alla presentazione del libro interverrà lo stesso Autore, attualmente titolare di un’agenzia di comunicazione (Communico) ed editore di “Radio Itaca 98.4” e del giornale freepress “Marsala c’è”, desideroso di presentare anche a Sciacca il suo terzo lavoro editoriale, che segue i già pubblicati Riso all’Ortica e Totomorfosi (storia di un giovane siciliano che un giorno si risveglia trasformato in Totò Cuffaro). 

Moderatore dell'incontro sarà il giornalista menfitano Salvo Ognibene, fondatore del sito di informazione e dibattito www.diecieventicinque.it, impegnato in attività di promozione della legalità e della cultura antimafia.  

Ecco una breve sinossi di Morti favolose di animali comuni: 

Della vita degli animali conosciamo tutto: le abitudini alimentari, le stagioni in cui migrano, i periodi in cui si accoppiano, il modo in cui si corteggiano, lo striminzito kamasutra, i tempi della cova, le modalità con cui cacciano, le stagioni del letargo, il tempo che le varie specie dedicano all’accudimento della prole.
Di come muoiano, invece, non sappiamo nulla.
Morti favolose di animali comuni è il primo bestiario che prova a svelare questo mistero attraverso il racconto di venti morti esemplari di animali, comprese quelle di un particolare tipo di uomo e della mitica fenice.
Un’indagine divertita e divertente alla scoperta della morte kantiana dello scarafaggio, di quella poco equestre del cavallo, quella paesaggistica del cammello, della morte bianca del castoro, della morte scanzonata della cicala.
E se ancora vi state domandando: perchè un bestiario?
Perchè, come dice Cortázar, i bestiari sono come degli specchi, «di quelli che non si trovano nelle nostre stanze da bagno, ma nei quali è bene guardarsi di tanto in tanto».

Nessun commento:

Posta un commento