Scaricate questo racconto di Maria Cristina Saro', leggetevelo e innamoratevi perchè l'impegno contro la mafia é un bacio che non ha fine
"È maggio. È il 1992. Salvo e Sara si rincorrono dentro una Palermo pronta ad esplodere come un bacio che fa male. È il 22 maggio, la strage di Capaci, le strade sono piene di gelsomino e di pianto. È l’attimo della bomba e della bocca di due picciriddi che scoprono l’amore dentro l’orrore. Salvo e Sara si baciano da Maggio a Luglio, e di nuovo la loro città in via D’Amelio esplode d’orrore e di lacrime. Si aggrappano l’uno all’altro come i rami del gelsomino ad un muro umano di pianto.
Salvo e Sara si rincorrono dentro Palermo e si baciano pur di non piangere. Decidono di diventare grandi, lasciano alle spalle la paura e si promettono ogni bene".
Salvo e Sara si rincorrono dentro Palermo e si baciano pur di non piangere. Decidono di diventare grandi, lasciano alle spalle la paura e si promettono ogni bene".
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