Avrei dovuto scriverne in privato, a poche persone, invece
voglio farlo qui perché è giusto che ringrazi tutti voi. Siete in tanti, o
forse semplicemente i “giusti”. Non è una questione di numeri ma di
condivisione. Condivisione di quelli che sono stati dei giorni che non potranno
essere cancellati.
A voi voglio solo dirvi grazie.
A chi è “arrivato” ora, a chi ha condiviso con me questi
anni da studente a Bologna, a chi è andato via. Grazie a chi semplicemente ha
voluto esserci e a chi invece ha fatto finta di non esserci. Alla mia famiglia
che c’è sempre stata e a chi, ha voluto regalarmi una parte di storia, della
sua storia, e di quella di questo paese. Poesia. A chi mi ha regalato la penna
del suo amore e l’ha fatto in silenzio, lasciandomi senza parole. A riflettere.
Capire quanto è difficile questo mondo e quanto è dura la verità, ed il suo
prezzo. Grazie a chi ha voluto fortemente questi giorni. Ai compagni, agli
amici. A chi è un pezzo della mia vita e non si è perso un momento. A chi fa
parte della mia vita, e non aspettava altro. A chi non si lascia capire ma
risponde presente. A chi vuole raccontarmi della Sicilia. A chi non vede l’ora
di venirci, in Sicilia. A chi si è scordato di me, a chi si è lasciato fermare
dai disagi di uno sciopero e a chi invece, lo ha cavalcato ed è arrivato in
orario. A chi passava per caso, a chi voleva ascoltare, conoscere, sapere. A
chi è stato certo che Bologna fosse stata solo mia per quelle poche e infinite
ore di felicità. A chi ha creduto in me, e con me ha condiviso, terremoti e
felicità. A chi si riconoscerà in queste righe e a chi non lo farà. A chi
troverà qualcosa che non conosce, ma che gli appartiene. A chi mi scrive, e a
chi non ha avuto il coraggio di farlo. Grazie a chi da lontano mi pensa, e non
lo dice. A chi avrebbe dato tutto per esserci, e non lo sapeva. A chi è
passato, per andare via. A chi partirà, e a chi è appena arrivato. A chi ha
aspettato questi giorni per scrivermi. A chi ha paura che lasci Bologna e non
sa che non solo ha imparato a camminare, ma anche a correre. A Crueza de ma e al mare. A chi mi ha
fatto dono della sua compagnia e a chi ha deciso di farmi fare un regalo. A chi
ha pensato di essere ne La grande
bellezza ed ha trovato il suo Jep. A chi si è sentito fuori luogo e a chi
ha trovato il suo. A chi è arrivato in punta di piedi, e a chi è rimasto in un
angolo, in silenzio, per non farsi notare.
A chi, con semplicità, c’è stato.
Spero che riusciate a riconoscervi in queste righe scritte maldestramente ma con passione.
Spero che riusciate a riconoscervi in queste righe scritte maldestramente ma con passione.
Salvo
Caro Salvo, sei riuscito ad emozionarmi, non che mi meravigli di ciò, perchè pur conoscendoci così, a la distance (cit. Holly da Colazione da Tiffany) oggi mi sento-acculturata ;-) , sono dell'idea che dalle persone traspare sempre la loro essenza.
RispondiEliminaE tu trasmetti sensibilità, attenzione per gli altri, spirito di osservazione.
Mi fermo qui, perchè non vorrei risultare leziosa.
Sono convinta che qualsiasi obiettivo tu ti sia posto, sarai capace, attraverso il duro lavoro quotidiano, a renderlo possibile.
Con massima stima,
Anna
Grazie, Anna. Di cuore.
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