Il direttore di Telejato Pino Maniaci ha sporto denuncia
presso la caserma dei Carabinieri di Alcamo, in merito all’incendio doloso che
ha infuocato Monte Bonifato lo scorso sabato danneggiando gravemente la
postazione della nostra emittente. Che l’incendio di Monte Bonifato sia di
natura dolosa non vi sono ormai più dubbi, le forze dell’ordine stanno adesso
cercando di capire da dove sono partiti i roghi.
Questa mattina il tenente della compagnia di Alcamo si è
recato sul posto per effettuare i rilievi: anch’egli si è sorpreso di come una
porta di ferro – quella del gabbiotto dove sono custodite le attrezzature che
permettono a Telejato di trasmettere il segnale – posso bruciare senza che
davanti vi sia vegetazione. L’ipotesi è a dir poco inquietante: per l’intera
giornata di sabato le fiamme hanno avvolto Monte Bonifato, ma l’unica emittente
danneggiata è la nostra. Il nostro tecnico ha quantificato 25mila euro di danni,
una cifra spropositata che pesa come piombo considerando che arriva in un
momento particolare: Telejato ha appena traslocato in una nuova sede, a breve
inaugurerà due nuove canali e trasmetterà nella provincia di Palermo, in quella
di Trapani e ad Agrigento. L’incendio di sabato ci lascia perplessi, inutile
negarlo. Non amiamo fare le vittime, preferiamo conservare le energie per fare
bene il nostro lavoro, ovvero: informare i cittadini in modo onesto e
scrupoloso. Ed è per informarvi che vi raccontiamo i fatti, anche se questa
volta i fatti sono nostri: il terreno che circonda il gabbiotto – contenente le
apparecchiature – è totalmente annerito dalle fiamme, così come la struttura,
sia internamente che esternamente. A destare impressione è soprattutto la porta
d’ingresso in ferro: difficile capire come abbia potuto prendere fuoco, visto
che non vi è vegetazione a rischio intorno. Difficile capire come fra tutti i
gabbiotti delle emittenti private, l’unico a subire danni sia stato quello di
Telejato.
Meno difficile capirlo se questo accade quattro giorni prima
dell’inaugurazione della nuova sede. Fra gli invitati ci saranno nomi noti della
procura palermitana, saranno presenti le più importanti, associazioni antimafia.
Quella del prossimo 4 ottobre voleva essere una festa e lo sarà perché nel giro
di pochissimo tempo, 48 ore al massimo, il segnale ritornerà a coprire l’intera
gamma di comuni così come previsto prima dell’incendio. Quella di giovedì rimane
una data importante: adesso non sarà solo una festa, ma una più forte
dichiarazione d’intenti. Se qualcuno vuole fermarci, non ci è riuscito in
passato, e non ci riuscirà adesso. Ora più che mai, in attesa dello svolgimento
delle indagini, abbiamo il dovere di fare il nostro lavoro con la schiena
dritta, così come lo abbiamo sempre fatto. Speriamo che le nostre ipotesi siano
sogni di pazzi e non siano realtà. Non possiamo negare il rammarico e il grande
sforzo che la redazione sta facendo per restituire Telajato ai suoi cittadini
nel più breve tempo possibile. Se il nostro lavoro spaventa qualcuno, noi non
possiamo fare altro che continuarlo. Certi eventi ci convincono sempre di più
che stiamo facendo bene.
La redazione di
Telejato
Manca solo un giorno all’inaugurazione (vedi) della nuova sede,
da cui Telejato comincerà a trasmettere nelle province di Palermo Trapani e
Agrigento. La sua voce si sta allargando. E questo fa paura.
L'inaugurazione della nuova sede, sita in contrada Timpanella, sarà domani giovedì 4 ottobre alle 18.
Verranno accesi durante la giornata i segnali delle nuove emittenti Telejunior e Tele Partinico sulla provincia di Palermo, Trapani, Agrigento e parte di Messina.Tra gli altri saranno presenti, Riccardo Orioles, Antonio Ingroia, Piergiorgio Morosini e Leonardo Guarnotta.
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