"La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico.
La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare".
Piero Calamandrei

mercoledì 2 novembre 2011

Siamo tutti partigiani.



Ricordo ancora la prima lezione di Diritto Costituzionale. Mi dissero che nella gerarchia delle fonti la Costituzione è predominante e che le leggi ordinarie devono conformarsi alla nostra legge fondamentale.
Il magistrato è il motore di tutto ciò, deve dare della legge ordinaria un’interpretazione conforme alla nostra carta dei diritti e dei doveri.
Non un invenzione del docente, è il diritto. Niente di più semplice.
La Costituzione è il patto fondamentale dello Stato, le leggi ordinarie sono espressioni delle maggioranze politiche. I giudici giurano sulla carta, la difendono.  


La Costituzione è partigiana e la partigianeria non era e non è né di destra né di sinistra, né repubblicana, né monarchica.
Oggi, nell’ era dell’ evasione della legalità, fare il proprio dovere vuol dire essere partigiani.
Sessant’anni fa contro i fascisti ed i nazisti, oggi contro gli inetti, i politici turisti delle istituzioni e le false rappresentazioni dello Stato.

Ha detto una cosa che io, studente di Giurisprudenza, ho appreso nei primi giorni di lezione.
Riguardo alla pioggia di critiche da parte Cicchitto, Bocchino, Gasparri,  Stracquadanio e bella compagnia è inutile perder tempo, spendo  giusto due parole per invitarli a perdere un paio d’ore in una qualsiasi Facoltà di Giurisprudenza, le lezioni sono aperte a tutti, anche a chi la Costituzione non piace.
Ah, per inciso, si dice che quella italiana è la migliore Costituzione al mondo.
Così giusto per informazione.

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 Abbiamo combattuto assieme per riconquistare la libertà per tutti: per chi c'era, per chi non c'era e anche per chi era contro... »
Arrigo boldrini

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