La mafia non esiste.
Adesso c'è una nuova cosa, non più "Cosa Nostra"
ma "Cosa Grigia".
Abbiamo imparato una nuova terminologia ma ancora
probabilmente non siamo riusciti a capire di cosa si tratta. Quella “borghesia
mafiosa” di cui parlava Umberto Santino è passata di moda, forse, e quella
“Cosa Grigia” è qualcosa di più contemporaneo dove nemmeno la vera Antimafia è
attrezzata per questo.
“Cosa Grigia” non si fa mancar nulla, gioco d’azzardo,
compro oro, fino ad arrivare al profondo nord e cogliere in pieno il disagio di
una “certa” antimafia tra racconti, storie e quell'inconfondibile ironia che lo
contraddistingue e che serve per andare avanti.
Cosa Nostra era bianca o nera con qualche sfumatura di
grigio. Adesso il colore è confuso,
è tutto grigio. Di chiarezza ne abbiamo poca e il
"grigio" si è diffuso, ha offuscato tutto.
Il grigio dell'informazione, della politica, dell'antimafia.
La mafia non esiste.
Questa nazione, per accorgersi, che un altro Stato occupava
il suo territorio ci ha messo troppi anni.
“Cosa Grigia” di Giacomo Di Girolamo non si fa mancar nulla,
gioco d’azzardo, compro oro, fino ad arrivare al profondo nord e cogliere in
pieno il disagio di una “certa” antimafia.
La mafia non esiste ci ripetevano. Non è esistita fino agli
anni '80 e ci sono volute delle morti eccellenti per legiferare sull'argomento.
Siamo fermi agli anni 90. Alle stragi.
Cosa Nostra è andata avanti, ha fatto il salto di qualità.
Se prima uccideva, minacciava, sparava, per qualche pezzo di
territorio, oggi, compra, ricicla, comanda.
La mafia non esiste.
Si è fatta Stato.
Prima poteva contare su un Ciancimino o un Lima qualunque, oggi è diverso.
Oggi conta su un sistema di potere che si basa non sul
"singolo" ma sulla "collettività".
Cosa grigia non fa rumore, preferisce il silenzio. Meno se
ne parla meglio è.
”I nuovi capi di Cosa Grigia non sono al servizio della
mafia, ma hanno la mafia al loro servizio”.
Giacomo Di Girolamo, iniziando dalla sua Marsala,
intraprende un viaggio per l’Italia, risalendola come “la linea della palma”,
ricostruendo storie, personaggi e vicende legate ai vari territori per poi
tornare nella sua Sicilia.
La mafia non esiste, e nemmeno la palma. “Perché c’è il
punteruolo” che le ha divorate, ed è Cosa Grigia.
Il Saggiatore, pagg 281,
16,50 euro
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