"La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico.
La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare".
Piero Calamandrei

giovedì 29 marzo 2012

Non chiamateli arancinI


Arancini o arancine?
Arancino o arancina?
A Messina arancini (ed anche nel resto d’Italia), a Catania arancino, a Palermo arancine.
Molteplici nomi per indicare la stessa cosa. In Emilia-Romagna la “piadina” è tale sia a Piacenza che a Rimini. In Sicilia invece no, bisogna distinguersi trascinandosi dietro ed in maniera errata l’intera Italia.
Così capita di leggere “arancini siciliani”, a Milano, Bologna, Firenze fa poco differenza. Per un siciliano permaloso, orgoglioso e con le radici ben fisse nella terra delle tre punte suscita sempre la stessa reazione.
Si chiamano arancinE, ARANCINE! Poi ci sono gli “altri”, i cugini della Sicilia orientale che si ostinano a rivendicarne le origini ed ancor peggio insistono su quel “arancini” che tanto ci fa incazzare.
Camilleri ed il suo fido Montalbano hanno di sicuro contribuito a far confusione sul nome con il celebre “Gli arancini di Montalbano”.
L'arancina unica è quella di Palermo (in qualsiasi altro posto è solo una cattiva copia e non me ne vogliano i cugini) che viene fatta al ragù e zafferano ed è tonda.
Una piccola variante è quella al burro e prosciutto di forma ovale.
Nient’altro. Niente di più semplice. E che non mi si venga a parlare di “supplì”, please.
L'arancina fu importata a Palermo dagli arabi, la panatura croccante che l’avvolge  e che le permette di essere adeguatamente fritta è da far risalire alla corte di Federico II. Successivamente trovò spazio anche nel resto della Sicilia. Oggi catanesi, messinesi e trapanesi vi diranno tutti che l’originale è loro e bla bla bla.
Mentono. E lo sanno.
Il 13 dicembre di ogni anno è tradizione palermitana festeggiare il giorno di Santa Lucia (rinunciò a tutti i suoi beni devolvendoli ai poveri), in cui è proibito mangiare pane e pasta ma è tradizione mangiare legumi e arancine, oltre che alla famosa "cuccia"
Di varianti ne conosciamo diverse: la storia ci insegna che le originali sono ripiene al ragù di carne o al massimo al prosciutto.
Poi abbiamo le arancine “tarocche”: agli spinaci, alle melanzane, al cioccolato, alla nutella, ai funghi, al salmone, ai frutti di mare, alla crema gianduia, nonché all'amarena.
Nel catanese addirittura si riescono a trovare "alla norma", al pistacchio di Bronte e perfino al nero di seppia. Tutte sane bontà che però non rispecchiano la vera natura.
Per facilitare la distinzione tra i vari gusti la forma dell'arancina può variare ferma restando la classica forma tonda.
La classica diatriba nasce dalla storpiatura del nome data dalla traduzione dal siciliano all’italiano.
Ad ogni modo è facile intuire che il nome originale prende origine dal frutto de re degli agrumi.
Infatti gli  aranci sono gli alberi e le arance i loro frutti.
La forma dell'arancina è quella di un'arancia ed il suo nome non può che essere declinato al femminile come il frutto siciliano per eccellenza cui tanto somiglia morfologicamente.

13 commenti:

  1. Santa Lucia non si festeggia solo a Palermo oh tutti con stà Palermo!,Santa Lucia si festeggia sopratutto a Siracusa perché la Santa é nata a Siracusa infatti quando fermano che la portano in spalla tutti pronunciano (Sarausana ieeehh) te lo dice un Siracusano fidati! comunque tornando agli arancini io li ho sempre e li hanno sempre chiamati dalle mie parti arancini ed arancine in plurale,in singolare arancina, salutamu.

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  2. I soliti palermitani con il delirio di onnipotenza!!!!! che prove hai per dire che le arancine come le chiami tu sono nate a palermo? e poi se proprio vogliamo dirla tutta le 2 cose sono molto diverse nella forma e nel contenuto.

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  3. ciao per favore voglio una spuntatina su lla cucina sciliana voglio una ricetta

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  4. La presunzione dei palermitani si fa riconoscere sempre dappertutto...ancora un po' e vi vanterete anche di aver inventato il Padreterno...MA FATEVI UN BEL BAGNO DI UMILTA', mi sembrate i campanilisti alla "Solo qui lo sanno fare!"

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    1. E' solo una questione linguistica e riguarda solo le arancine. E qui l'autore ha ragione. Naturalmente errori colossali in materia di lingua siciliana li commettono tutti, palermitani in testa.

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  5. Che si chiamino "arancine" non ho dubbi, proprio per la ragioni addotte, che siano nate a Palermo sembra una cosa buttata lì, per autocompiacimento.. tranne che voglia argomentarla meglio

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  6. Chiamiamole arancine, diciamo che le avete importate voi e che avete ragione su tutto , cosi' siete contenti! Ma le vostre arancine, buone per carita', sono pesanti e indigeribili proprio come voi, cari palermitani arroganti e presuntuosi! Con affetto, una corregionale.

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  7. Facciamo che sono digeribilissime e per nulla pesanti ...e facciamo che ostentare una superiorità data dalla storia e dalla cultura che si è sviluppata nel corso dei secoli è presunzione ..ma cambia poco...la storia è storia. Ne avete da rosicare.Con affetto ,un corregionale

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  8. Rosicare? ....l'ostentazione di una presunta superiorita' e' prova di uno spiccato complesso di inferiorita', la presunzione e l'arroganza palermitane risultano davvero patetche. Buona digestione!

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  9. ahahhahaha l'onnipotenza palermitana la conoscete tutti!! benee!!! La vostra ignoranza anche...visto che piu' di questa spiegazione non si puo'! Arance diventa arancina ( piccola arancia)ma gli ignoranti dicono l'arancio e quindi ne deriva arancino.

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  10. Il dialetto non e' ignoranza! In realta' discutere con chi e' tanto permaloso e presuntuoso da escludere le ragioni e posizioni altrui e' tempo perso. Del resto la saggezza antica vieta di discutere con gli ottusi perche' ti trascinano al loro livello e ti battono con l'esperienza. Se tanti palermitani facessero un bagno di umilta' non sarebbe male, sarebbero molto piu' aperti e simpatici!

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  11. Provate a dire "dammi un'arancina" sul traghetto...vi butteranno in mare!! hihihihihi arancina/arancine....che diatriba del cavolo! E poi...non avete manco un'apertura di mente che vi possa far gustare la multiforme varietà delle prelibatezze siciliane...mah...non sapete manco cosa vi perdete. Quando, poi, vi ostinate a sentirvi meglio dei catanesi...ahh!! Se non fosse per Catania, vero motore economico della nostra regione, saremmo già tutti affosati da un pezzo! A combattere solo con la burocrazia del capoluogo di regione, che, a ragion d'esperienza, è la più incasinata che abbia mai visto.

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  12. indipendente dalle origini, che cmq non mi convincono, le migliori arancine le ho sempre mangiate nel trapanese!

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