"La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico.
La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare".
Piero Calamandrei

mercoledì 4 luglio 2012

Telejato e le scuole di Bologna. Un esempio di civiltà


Telejato e le scuole di Bologna. 

Un esempio di civiltà




Gli studenti scrivo­no a Napolitano: “Telejato non deve chiudere”. E non ha chiuso
Un’iniziativa giovanile che ha in sé qual­cosa di straordinario: gli studenti di molti Licei e Istituti d’Italia esprimono, insie­me, il proprio parere sulla questione Te­lejato, di stringente attualità e di grande rilevanza etica e civile, uniti nei valori condivisi della legalità e della giustizia, fondamenti della nostra Repubblica.
Telejato continuerà a trasmettere e si moltiplica per cinque.
- Ma non doveva chiudere? Abbia­mo an­che mandato una lettera firmata da venti scuole al Presidente della Repub­blica Giorgio Napolitano!
- Perché? Che c’entrate voi di Bologna?
- Abbiamo conosciuto Pino Maniaci, il conduttore di Telejato, durante un viaggio in Sicilia organizzato da AddioPizzo e siamo stati letteralmente travolti dalla sua forza, dalla sua ironia, dalla sua lotta convinta per la verità pubblica. Abbiamo saputo grazie al web che Telejato era in pericolo, i grandi giornali non ne parla­vano ed abbiamo deciso di non starcene con le mani in mano provando a dare il nostro contributo a questa battaglia, che fortunatamente è stata vinta.
Si legge nella lettera:
“Se verrà salvata Telejato e la sua fami­glia, si darà un significato alla nostra educazione politica, unica fonte della Nazione stessa. E vedremo fin dove le istituzioni che politiche sono dette, nate per unirci, siano voci della Nazione, e dunque avverse alla mafia.”
Hanno scelto la data simbolica del 2 giu­gno, studenti inizialmente di Bologna, poi di Milano, Venezia, Brescia, Enna e altri, ed hanno spedito una lettera al Pre­sidente della Repubblica in cui chiedeva­no che Telejato, la piccola ma combattiva tv antimafia che da più di dieci anni tra­smette da Partitico in Sicilia come vir­tuoso esempio di denuncia giornalistica e di lotta alla mafia in terra di mafia, non venisse spenta a fine giu­gno, dopo lo switch off.
L’iniziativa che ha portato alla redazione della lettera per Napolitano si è diffusa tramite il gruppo Facebook “per Teleja­to, le scuole unite nell’Antimafia” ed è nata da alcuni liceali del Galvani di Bo­logna.
“Se verrà salvata Telejato e la sua fami­glia, si darà un significato alla nostra educazione politica, unica fonte della Nazione stessa. E vedremo fin dove le istituzioni che politiche sono dette, nate per unirci, siano voci della Nazione, e dunque avverse alla mafia.”
Una lezione di civiltà che viene da Bolo­gna, da studenti “superiori” che guardano oltre e che rappresentano la speranza di questo paese.
Telejato oggi si è moltiplicato, non più un canale ma cinque, uno dedicato ai giovani ai giovani. Adesso biso­gnerà at­trezzarsi per il digitale, comprare l’equi­paggiamento e continuare quest’avventu­ra continuando a perseguire la verità.

mercoledì 27 giugno 2012

Telejato entra in Globalist e dal 2 Luglio passa al digitale sul canale 273



Salvo e Michela de "I Siciliani giovani" a Telejato con Pino Maniaci Tg di mercoledì 27 giugno 2012


La popolare tv antimafia diretta da Pino Maniaci apre un nuovo sito internet e raddoppia l'informazione. Vince la battaglia dello switch-off e dal 2 luglio sarà sul digitale al numero 273.
Telejato, diretta da Pino Maniaci, potrà con il suo nuovo sito internet raddoppiare l'informazione, aggiornando le notizie dalla mattina alla notte, offrendo al suo pubblico una informazione sempre più ricca e qualificata. "Più informazione è più democrazia- dice Pino Maniaci - entrare nella rete di Globalist è per noi un motivo in più per proseguire il nostro impegno per la legalità e per la Sicilia". Il nuovo sito sarà all'indirizzo telejato.globalist.it (raggiungibile senza www).
"Per noi è una grande soddisfazione - ha detto il direttore di Globalist, Gianni Cipriani - perché la nostra syndication si arricchisce di una voce libera che con il suo impegno quotidiano si è conquistata stima e ammirazione da parte di molti.
TeleJato ha superato la difficile prova del passaggio al digitale terrestre e la piccola emittente di Partinico dal 2 luglio sarà sul canale 273.
La coraggiosa Tv antimafia ha rischiato la chiusura. La legge sullo switch-off infatti aveva previsto regole restrittive per i titolari delle piccole televisioni comunitarie come TeleJato, e la prospettiva era di spegnere il segnale.
La difficile battaglia fortemente combattuta non solo dal direttore Pino Maniaci e dalla sua famiglia, ma dalle centinaia di associazioni, giornalisti, volontari (Salvo Vitale, Riccardo Orioles, Ass.Rita Atria, Libera, AddioPizzo, I Siciliani, DIECIeVENTICINQUE, Peppino Impastato...) e dalle centinaia di scolaresche di tutta Italia che si sono uniti per mantenere in vita TeleJato: la prova è stata superata a pieni voti, ed ora è possibile tirare un respiro di sollievo.
«Abbiamo bisogno di una sede più grande in cui lavorare e le attrezzature necessarie per poter continuare ad trasmettere il notiziario -afferma il direttore -Le famose due stanze con bagno di TeleJato non sono più sufficienti per cui chiediamo che ci venga assegnato un bene confiscato alla mafia. Abbiamo già lanciato un appello, chiediamo l'aiuto di don Luigi Ciotti».
FONTE: telejato.globalist.it

mercoledì 20 giugno 2012

Dove eravamo: vent’anni dopo Capaci e via D’Amelio


Dove eravamo” è un inno all’indignazione della memoria come commemorazione, è un inno alla memoria come impegno, come militanza quotidiana.
E’ questo quello che ci raccontano i vari Pino Maniaci, Salvo Vitale, Giulio Cavalli, Nando Dalla Chiesa, Salvatore Borsellino, Antonio Ingroia e gli altri “autori” di “Dove eravamo” insieme al curatore del libro Massimiliano Perna.
“Venti” più “uno” testimonianze di quell’estate del ’92, storie raccontate da chi visse quell’anno come uno spartiacque, come un punto di non ritorno e che non decise di rimanere con le mani in mano. “Venti” come questi vent’anni trascorsi ed “uno” come la speranza, come la consapevolezza che “la mafia non ha vinto”
Ventuno “mani pulite” che dividono la propria vita tra “impegno civile” e “cultura della legalità”.
In questo ventennale dalle stragi di libri sull’argomento ne sono stati pubblicati a bizzeffe, diversi dei quali molto propagandistici da  leggere e riporre in libreria. “Dove eravamo” no. “Dove eravamo” è da portare sempre con sè, un libro pesante quanto un macigno ma con una forza trasparente e cumulativa gridata all’unisono da tutti i protagonisti del libro. Non arrendersi e camminare sempre a testa alta, questo è l’insegnamento di “Dove eravamo”, di questi vent’anni e che possono essere riassunti con le parole di Carl Marx raccontateci da Moni Ovadia “Felicità per me è lottare”.
Lottare perché quelle stragi ci hanno insegnato proprio questo, a lottare perseverando giustizia e verità pubblica.  Giustizia e verità che ancora oggi mancano a vent’anni dalle bombe, su Capaci e via D’Amelio non si è ancora scritta la parola fine.
Mafia. Stato. Trattativa. Servizi Segreti. Bombe. Ciancimino. Riina. Papello.
Eppure, nonostante tutto, per molti ancora non è così perchè forse fa più comodo pensare che quelle esplosioni furono provocati da “una fuga di gas “.
”Una fuga di gas non prevede una mobilitazione, una presa di coscienza, scendere in piazza e protestare, farsi qualche domanda in più”.

I diritti di questo libro saranno devoluti alla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone e all’associzione Le Agende Rosse.

giovedì 14 giugno 2012

Inycon,dal 22 al 24 giugno.


A Menfi Inycon, festa enogastronomia e turismo
Dal 22 al 24 giugno degustazioni nel territorio che vanta 4 doc






- MENFI (AGRIGENTO) - Tre giorni di incontri, degustazioni e spettacoli all'insegna del vino di qualità, vero protagonista del territorio. Da venerdì 22 a domenica 24 giugno a Menfi torna Inycon, la rassegna giunta alla 17\esima edizione, promossa dal Comune di Menfi in collaborazione con Settesoli. Un week-end alla scoperta del mondo di Bacco da vivere tra degustazioni di vino sotto le stelle, mostre, momenti di approfondimento, wine tasting ed ecotour alla scoperta di un territorio incontaminato. Obiettivo dell'evento è quello di valorizzare il territorio della cittadina dal punto di vista vitivinicolo, turistico e imprenditoriale, promuovendo la Strada del Vino Terre Sicane e le cantine del comprensorio che vanta quattro Doc, 7 mila ettari di terreno vitato e il 40 per cento dell'export di tutta la produzione vinicola dell'isola.

"Dal nome dell'antica città sicana, decantata per il suo eccellente vino - spiega Michele Botta, sindaco di Menfi - nasce Inycon, la manifestazione mirata a valorizzare la principale risorsa del territorio e a trasformarla in comunicazione sociale. La rassegna sarà l'occasione per scoprire un territorio incontaminato, un mare premiato anche quest'anno con la Bandiera Blu della Fee, la Fondazione internazionale per la salvaguardia dell'ambiente e per vivere una festa che coinvolge tutto il comprensorio". Cuore dell'evento i tre grandi wine tasting in piazza Vittorio Emanuele III, quest'anno dedicati ai vini dell'estate. La piazza principale di Menfi ospiterà un maxi wine bar sotto le stelle dove sarà possibile degustare ogni giorno (ticket di 5 euro), dalle 18 all'una di notte, le migliori etichette del territorio mentre i cortili di via della Vittoria proporranno in degustazione vini e prodotti agroalimentari del territorio menfitano. I visitatori della rassegna potranno assaggiare anche le ricette casalinghe della tradizione locale proposte dalle signore di Menfi su iniziativa di Mandrarossa. Vini ed eccellenze agroalimentari, insieme alle creazioni di artigianato del territorio, saranno esposti all'expo village, un itinerario espositivo che si snoderà tra piazza Vittorio Emanuele III, via Blandina e via Garibaldi. In programma anche le lezioni di analisi sensoriale del vino a cura dell'Istituto regionale vini e oli, a Casa Planeta, aperta anche, dalle 9 alle 24, per le degustazioni proposte dall'Enoteca della Strada del vino Terre Sicane. Ogni sera la piazza Vittorio Emanuele III sarà animata da spettacoli e concerti gratuiti

ANSA.it