"La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico.
La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare".
Piero Calamandrei

giovedì 31 luglio 2014

Inizia domani la vendemmia più grande d'Europa

Inizia domani la vendemmia più grande d'Europa. La vendemmia 2014 di Cantine Settesoli, a Menfi.
E' il momento più delicato ed emozionante per gli oltre 2.000 viticoltori e soci della cooperativa.
Si partirà con la raccolta del Pinot Grigio, impiantato su circa 450 ettari (sui 1.200 totali in Sicilia), per passare poi, probabilmente, al sauvignon blanc e allo chardonnay. Oltre due mesi continuativi di vendemmia per quello che è il vigneto più grande d'Europa.
L’agronomo di Cantine Settesoli, Filippo Buttafuoco, racconta a "il moderatore" (qui): “La temperatura media stagionale inferiore di qualche grado rispetto allo standard, ha permesso alla vite di non “bloccare” la fotosintesi, come invece può accadere a piante stressate da temperature troppo elevate. Dai test campionatura di maturazione effettuati, Ph, valore zuccherino, tutto sembra promettere molto bene: si prevede una resa quantitativa minore dell’annata scorsa che però darà vita a vini bianchi freschi e profumati e rossi di struttura e dal colore carico.”
Intanto c'è già chi si prepara al classico "Mandrarossa Vineyard Tour"(qui maggiori informazioni), dal 29 al 31 agosto. E su facebook spopola già come "copertina" l'immagine che trovate sotto.




mercoledì 30 luglio 2014

Scrusciu - Disturba il silenzio: Trent'anni senza Pippo Fava




1984: a Catania viene assassinato il cronista Giuseppe Fava, sulla sua auto mentre stava andando vedere la nipote recitare per la prima volta. Dirigeva il Giornale del Sud e la rivista antimafia I Siciliani. In 30 anni la sua eredità è stata raccolta da I Siciliani Giovani, progetto itinerante di anticriminalità organizzata che interpreta il pensiero di Fava in chiave di denuncia delle corruzioni mafiose contemporanee. Riccardo Orioles de I Siciliani, Salvo Ognibene di Dieci e Venticinque, Maurizio Chierici de il Fatto Quotidiano e la figlia Elena Fava ripercorrono la loro esperienza di giornalismo nel segno dell’etica di Pippo Fava


Scrusciu - Disturba il silenzio: Trent'anni senza Pippo Fava

mercoledì 23 luglio 2014

Morti favolose di animali comuni (a Sciacca)



Si terrà Sabato 26 Luglio alle ore 21, presso il Chiosco Bar Rocca Regina di Sciacca, la presentazione del libro dello scrittore ed editore marsalese Renato Polizzi intitolato Morti favolose di animali comuni. 

Alla presentazione del libro interverrà lo stesso Autore, attualmente titolare di un’agenzia di comunicazione (Communico) ed editore di “Radio Itaca 98.4” e del giornale freepress “Marsala c’è”, desideroso di presentare anche a Sciacca il suo terzo lavoro editoriale, che segue i già pubblicati Riso all’Ortica e Totomorfosi (storia di un giovane siciliano che un giorno si risveglia trasformato in Totò Cuffaro). 

Moderatore dell'incontro sarà il giornalista menfitano Salvo Ognibene, fondatore del sito di informazione e dibattito www.diecieventicinque.it, impegnato in attività di promozione della legalità e della cultura antimafia.  

Ecco una breve sinossi di Morti favolose di animali comuni: 

Della vita degli animali conosciamo tutto: le abitudini alimentari, le stagioni in cui migrano, i periodi in cui si accoppiano, il modo in cui si corteggiano, lo striminzito kamasutra, i tempi della cova, le modalità con cui cacciano, le stagioni del letargo, il tempo che le varie specie dedicano all’accudimento della prole.
Di come muoiano, invece, non sappiamo nulla.
Morti favolose di animali comuni è il primo bestiario che prova a svelare questo mistero attraverso il racconto di venti morti esemplari di animali, comprese quelle di un particolare tipo di uomo e della mitica fenice.
Un’indagine divertita e divertente alla scoperta della morte kantiana dello scarafaggio, di quella poco equestre del cavallo, quella paesaggistica del cammello, della morte bianca del castoro, della morte scanzonata della cicala.
E se ancora vi state domandando: perchè un bestiario?
Perchè, come dice Cortázar, i bestiari sono come degli specchi, «di quelli che non si trovano nelle nostre stanze da bagno, ma nei quali è bene guardarsi di tanto in tanto».

mercoledì 16 luglio 2014

La comunità dei fedeli cosa ne pensa della mafia?

Le informazioni ricavate tramite questo questionario saranno utilizzate in forma del tutto anonima per uno studio sul rapporto tra Chiesa, mafia e religione. Non ci sono risposte corrette o errate pertanto la invitiamo a rispondere con la massima sincerità, rispettando le proprie opinioni personali. È possibile barrare una o più caselle.
La invitiamo a inviare il questionario compilato al seguente indirizzo di posta elettronica: ognibene.salvatore@libero.it


La ringraziamo anticipatamente per la collaborazione e la disponibilità.



Sesso

Luogo di residenza

Età

Data

Praticante
Si  No


1.                  Quante volte frequenta la Chiesa durante la settimana?
[] Nessuna
[] Soltanto la Domenica
[] Meno di tre giorni
[] Tutti i giorni

2.                  Secondo lei, è più importanti essere credibili o credenti?
[] Credenti
[] Credibili

3.                  Si definisce più cattolico o più cristiano?
[] Cattolico
[] Cristiano
[] È uguale
[] Non so la differenza

4.                  Devozione e fede sono sinonimi?  []  Si    []  No

5.                  Secondo lei il maggior male della società è la mafia?  []  Si    []  No

6.                  Se la risposta è no, qual’è secondo lei il maggior male della società?
…………………………………….…………………………

7.                  Secondo lei è giusto “accogliere” all’interno della comunità della Chiesa persone che nonostante i tanti mali compiuti non si siano mai ravveduti?
[]  Si    []  No

8.                  Secondo lei in cosa consiste il pentimento? (max 3 righe)
…………………………………….…………………………………….…………………………………….…………………………………….…………………………………….…………………………………….

9.                  C’è differenza tra massoneria e mafia?
[]  Si    []  No

10.             Se la risposta è sì, è più grave appartenere alla massoneria o alla mafia?
[] massoneria
[] mafia
[] entrambe
[] nessuna

11.             La scomunica per i mafiosi é necessaria? 
[]  Si    []  No [] Sono scomunicati [] Non sono scomunicati

12.             Se durante la santa messa il prete somministrasse il sacramento della comunione a un mafioso, lei rimarrebbe indifferente?
[]  Si    []  No [] Farei notare il fatto

13.             Lo sa che in molte processioni religiose, le statue vengono portate a spalla da adepti alla mafia? []  Si    []  No [] Non è vero

14.             Ha mai notato episodi del genere? []  Si    []  No

15.             É a conoscenza del fatto che alcune confraternite sono gestite dai clan o dai boss stessi?  []  Si    []  No

16.             Secondo lei una persona condannata per favoreggiamento alla mafia o per concorso esterno in associazione mafiosa che non si è mai pentita di quanto fatto, è meritevole di appartenere alla sua stessa comunità da cui le derivano i diritti concessi ad un fedele di Dio? []  Si    []  No

17.             E se in mancanza di una condanna si accertassero comunque gravi fatti che riconducono il soggetto ad ambienti più o meno vicini a quelli mafiosi da cui l’organizzazione criminale ne consegue sicuramente un vantaggio? []  Si    []  No

18.             Crede sia giusto concedere i funerali (in forma pubblica) ai condannati per reati di mafia? []  Si    []  No

19.             Crede che la Chiesa abbia nascosto delle verità sui misteri che l’avvolgono? []  Si    []  No [] Sono tutte menzogne


20.             Lo sa che all’interno dello IOR (Istituto per le Opere Religiose) sono stati riciclati i soldi della mafia? []  Si    []  No 

mercoledì 2 luglio 2014

On-line il mensile di giugno de I Siciliani giovani



“L’antimafia mediatica”, “l’antimafia delle poltrone”, “gli affari dell’antimafia”: non si può dire che l’antimafia goda in questo momento di una grande reputazione, né che le critiche che le vengono (adesso) rivolte siano tutte immotivate